Busto di Vespasiano

Anonimo
XVI secolo

A causa dell'ampia diffusione e dell'influenza di cui godevano Le vite dei dodici cesari Svetonio, biografie moraleggianti considerate all'epoca come modelli, a seconda dei casi, di sovrani esemplari o di abominevoli tiranni, nel Rinascimento furono realizzate numerose repliche dei busti dei primi dodici imperatori romani. A dimostrazione della notorietà di queste serie dei dodici Cesari, basti ricordare che le collezioni reali, al tempo di Filippo II, re non particolarmente incline al collezionismo scultoreo, contavano fino a cinque serie complete e alcuni busti di altre due serie incomplete. L'iconografia di questi dodici imperatori era ben nota dalle monete romane e, nel caso di Vespasiano, la sua caratteristica fisionomia, con un cipiglio che, nelle parole di Svetonio, "refetto di uno sforzo permanente"Markus Trunk, nella sua tesi di dottorato, elenca fino a dieci repliche scolpite dell'imperatore Vespasiano a partire dalla metà del XVI secolo, la più antica delle quali è quella della collezione Farnese, ora al Museo Archeologico di Napoli.

TECNICA

Scultura

MATERIA

Marmo

DIMENSIONI

Altezza: 54,00cm; Larghezza: 28,00cm; Profondità: 29,00cm

POSIZIONE

Casa di Pilato