Ritratto di un cardinale

Carreño de Miranda, Juan
XVII secolo

In questo solenne ritratto di un cardinale, seduto, che poggia i piedi su un cuscino colorato appoggiato su un tappeto dai colori vivaci e vestito con una veste bianca, una tovaglia rossa e una muceta viola chiusa da bottoni viola e foderata di ermellino da cui fa capolino la croce pettorale, Carreño Miranda trasmette la pomposa solennità che circondava i cardinali a corte, dipingendolo "...".in abitudine"Erano vestiti con l'abbigliamento che indossavano durante le cerimonie nella cappella del palazzo, quando il galateo imponeva di offrire loro una sedia e un posto a sedere.

Sebbene il numero di cardinali legati alla Casa di Medinaceli sia naturalmente molto limitato, non è stato possibile identificare la persona qui ritratta. Egli è tradizionalmente conosciuto come il "Il cardinale Sandoval y Rojas"Questa identificazione è esclusa per l'assenza di affinità con i volti dei cardinali di quella casata, tutti noti da altri ritratti. È stata avanzata anche l'ipotesi di Pascual de Aragón, viceré di Napoli e, come arcivescovo di Toledo, membro del consiglio di reggenza, ma è stata esclusa per l'assenza di somiglianze con i ritratti della sua giovinezza. Infine, è stato ipotizzato che fosse il fratello dell'ottavo conte di Santisteban, il patriarca Antonio de Benavides, di cui non conosciamo l'effigie, identità che mal si concilierebbe sia con la croce pettorale che porta, che non è quella patriarcale, sia con la sua assenza negli inventari noti della collezione dei duchi di Santisteban.

D'altra parte, la scritta che il Cardinale tiene tra le dita è sempre stata letta come ".Ib... Jua Carreño...". Solo il nome del pittore, nella seconda riga, corrisponderebbe a questa trascrizione. Nella prima riga, preceduta da un'altra con una croce, sembra che abbia voluto scrivere "...".Yllmo"seguito da un'espressione di difficile lettura.

TECNICA

Olio

SOSTEGNO

Tela

DIMENSIONI

Altezza: 177,00 cm; Larghezza: 123,00 cm

POSIZIONE

Ospedale di Tavera

REGISTRAZIONE

Nella lettera che stringe tra le dita: "Yllmo. Jua Carreño."