Il professor Markus Trunk ritiene probabile che questa figura rappresenti Giulio Cesare, in quanto la sua fisionomia è affine al ritratto del tipo "Cesare Chiaramonti" della collezione vaticana, anche se è ben lontana dall'essere una copia di quest'ultimo. Non si esclude, tuttavia, che possa rappresentare un contemporaneo di Cesare. La testa è scolpita in marmo bianco puro, senza venature, ed è una copia, realizzata all'epoca di Traiano alla fine del I secolo d.C., di un originale del 50-40 a.C.. Il busto è in marmo bianco policromato in rosso e risale agli inizi del III secolo d.C.. Alla testa mancano le due orecchie e il naso è un'aggiunta di marmo diverso, un possibile restauro dello scultore napoletano Giuliano Menichini, incaricato dal I duca di Alcalá di restaurare le "prime figure" della sua intera collezione, da esporre nel suo palazzo di Siviglia, oggi noto come Casa de Pilatos. Il busto ha una toga rossa policroma e poggia su una base circolare in marmo con un piccolo piedistallo rettangolare in alabastro.