Ritratto di Francisco Gómez de Sandoval y Rojas, primo duca di Lerma

1602

Sebbene sia stato dipinto, insieme a quello della moglie Catalina de la Cerda, nel 1602 - secondo le firme di entrambi -, non compare negli inventari del duca di Lerma fino al 1607, data conforme a una lettera di pagamento in cui entrambi i ritratti compaiono insieme a quelli dei re Filippo III e Margherita d'Austria: "[...]. per quattro ritratti che ha realizzato al servizio di Vostra Eccellenza, due delle Loro Maestà e altri due del suddetto Duca e della Duchessa dell'Ordine."M. Kusche 2007] I quattro ritratti citati in entrambi i documenti passarono dalla collezione della Casa di Lerma a quella di Medinaceli alla fine del XVII secolo, venendo divisi nel testamento del 15° Duca di Medinaceli, in cui i ritratti dei re passarono al Duca di Tarifa, la cui vedova, nel 1934, li lasciò in eredità, insieme ad altri dipinti, al Museo del Prado, dove rimangono con i numeri di catalogo P002562 e P002563. 

In questo ritratto a figura intera, in mezza armatura azzurrata, con il bastone nella mano destra e la mano sinistra sull'elsa della spada, l'artista segue la stessa meticolosa composizione e il Valide utilizza lo stesso tipo di abbigliamento e posa con gesti quasi identici a quelli del ritratto del re. L'intenzione del duca di Lerma di rappresentare se stesso come alter ego del re è ancora più chiara se si considera che prima di questo ritratto, intorno al 1598, quando era appena stato nominato Valide, commissionò a Pantoja de la Cruz il ritratto del suo secondo figlio, il futuro conte di Saldaña. Per questo ritratto, il primo che realizzò per la famiglia, Pantoja utilizzò come modello i ritratti che aveva eseguito dell'allora principe Filippo intorno al 1592 e al 1594. Confrontando i due nobili ritratti con i loro modelli reali, María Kusche giunge alle stesse impressioni per entrambi: lo sguardo vigile, maturo, energico, sicuro e astuto del primo in contrapposizione alla debolezza, all'indecisione e alla freddezza del secondo, il che la porta a concludere che questo "ritratto del conte di Saldaña è un ritratto del conte di Saldaña".imponente ritratto [...] illustra più di tutte le indagini storiche la situazione del nuovo Regno".

TECNICA

Olio

SUPPORTO

Tela

DIMENSIONI

Altezza: 204,50 cm; Larghezza: 101,50 cm; Profondità: 6,00 cm

UBICAZIONE

Ospedale di Tavera

REGISTRAZIONE

Nell'angolo in basso a sinistra: "Jues Pantoja de la +/ faciebat anno 1602"