Delle trentacinque vedute di Vanvitelli registrate nell'inventario di Nicolás Fernández de Córdoba, X duca di Medinaceli, nipote ed erede di Luis Francisco de la Cerda y Aragón, che fu viceré di Napoli tra il 1696 e il 1702, cinque sono veneziane. Questa deve essere quella che appare sotto il numero 104, descritta come "Un altro da Piazza San Marco"e valutato 3.000 real, anche se potrebbe essere anche 220".Piazza Venezia"valutato a 2.500 reales". Le altre vedute, numeri 251 "La città di Venezia vista dal Mar Piccolo", 252 "Un'altra vista di Venezia" y 303 "Città di Venezia, piccola"Dovevano essere opere più piccole, sia per il riferimento al "piccolo" nel titolo, sia per il prezzo: 1100 reales per la prima e 1200 per le ultime due.
Venezia è uno dei soggetti che Vanvitelli ripete più spesso: sono stati catalogati sei disegni preparatori e quaranta vedute dipinte da sette punti di vista diversi. Uno dei disegni preparatori per questa veduta (G. Briganti, 1996 D 339) deve essere stato realizzato durante il viaggio del pittore nell'Italia settentrionale nel 1694-95. Con questa prospettiva, in cui la banchina e l'isola di San Giorgio sono inquadrate tra la basilica, il palazzo ducale, il campanile e la biblioteca sansoviniana, Vanvitelli stabilisce un modello che sarà ampiamente seguito dal vedutismo veneziano del Settecento.