Torso di Venere marina con attributi moderni.

Laboratorio romano
II secolo d.C.

Figura di giovane donna vestita con un finissimo chitone che scopre il corpo e lascia libere le spalle e la scollatura. Replica romana di un tipo la cui interpretazione e datazione sono oggetto di controversie. Sono stati proposti modelli che vanno da Afrodite a una ninfa, con date che vanno dal IV al II secolo a.C.. Il tipo "Venere marina" è stato definito da Becatti come una figura femminile singola, in piedi, con il busto nudo e con l'attributo di un pilastrino con sopra una brocca, su cui poggia il braccio destro e tutto il peso della figura. In questa figura mancano gli attributi originali, che sono stati sostituiti da alcune aggiunte moderne e sproporzionate, come il braccio destro con il serpente e la mano sinistra. Anche la testa e il piedistallo, con i piedi ricavati da un unico pezzo, non appartengono all'originale romano.

TECNICA

Scultura

MATERIA

Marmo

DIMENSIONI

Altezza: 102,00 cm; Larghezza: 44,00 cm

UBICAZIONE

Casa di Pilato