Isacco che benedice Giacobbe

Circa 1670

La tela raffigura uno dei racconti della Genesi in cui Giacobbe, il più giovane dei due figli gemelli di Isacco, inganna il padre cieco e morente per ricevere da lui la benedizione, facendogli credere di essere suo fratello Esaù, il maggiore e primogenito, l'unico destinatario legale di questa benedizione, dal quale ha già comprato la sua primogenitura per un piatto di lenticchie. Rebecca, la loro madre, a nome di Giacobbe perché è il suo preferito e il figlio prescelto da Dio, istiga Giacobbe a mettere in atto l'inganno. Giacobbe si avvicina al letto di morte del padre con il braccio avvolto in una pelle di pecora per assomigliare al braccio peloso di Esaù. In basso a sinistra è raffigurato lo stufato di selvaggina che Esaù doveva portare al padre prima della benedizione. La luce illumina soprattutto le mani del vecchio che tiene Giacobbe per un braccio e i volti di Giacobbe e di sua madre, mentre il resto del dipinto è in penombra per sottolineare l'inganno e i protagonisti. 

TECNICA

Olio

SUPPORTO

Tela

MATERIA

Lino

DIMENSIONI

Altezza: 103,00 cm; Larghezza: 140,00 cm

UBICAZIONE

Casa di Pilato