Statua di Faustina Minore divinizzata come Fortuna

Laboratorio romano
Circa 176

Statua a grandezza naturale ricavata da un unico blocco di marmo di una figura femminile che indossa un jiton con un alto cingolo e un mantello che forma una caratteristica piega triangolare davanti all'anca. I suoi attributi, il corno dell'abbondanza, da cui distribuisce i beni che distribuisce, il timone, con cui dirige il caso, e il globo, simbolo della sua instabilità, indicano che rappresenta la dea Fortuna.

Tuttavia, la testa è chiaramente un ritratto di Faustina Minore, corrispondente al tipo creato in occasione dell'ascesa al trono di Marco Aurelio o in occasione del secondo parto di due gemelli, entrambi avvenuti nel 161 d.C. Tuttavia, l'idea che questa raffigurazione sia un ritratto di Faustina Minore non va confusa con il tipo creato in occasione dell'ascesa al trono di Marco Aurelio. in formam dearumIl fatto che la statua, con attributi divini e con i sandali, sia stata realizzata durante la vita dell'imperatrice è difficile da sostenere, quindi è più plausibile datare l'opera dopo la morte di Faustina e la sua consacrazione nel 176 d.C..

L'iscrizione "Cerere" sul piedistallo indica che la rappresentazione di questa dea, oggi esposta in una loggia del Jardín Grande della Casa de Pilatos, nota come "Cenador", si trovava nell'angolo del cortile ora occupato da questa statua. Un disegno di Joaquín Guichot, invece, colloca questa Faustina Minor sul retro della loggia che conduce al Jardín Grande. 

TECNICA

Scultura

MATERIA

Marmo

DIMENSIONI

Altezza: 212,00 cm; Larghezza: 102,00 cm; Profondità: 60,00 cm.

POSIZIONE

Casa di Pilato

REGISTRAZIONE

Sul piedistallo moderno si legge: "Ceres".