Veduta di Piazza Navona a Roma

Circa 1700

Nell'iconografia di Roma, il soggetto di Piazza Navona è uno dei più apprezzati e non a caso questa è una delle nove versioni superstiti delle vedute vanvitelliane della piazza. Tutte si basano su un disegno preparatorio largo quasi un metro e mezzo tratto da Palazzo Lancellotti e ora conservato alla Biblioteca Nazionale di Roma, disegno che ha aiutato Fabio Benzi a comprendere il metodo di lavoro di Vanvitelli e a dimostrare l'abilità con cui la camera oscura veniva utilizzata già alla fine del XVII secolo. Per i dettagli di alcuni elementi, Vanvitelli realizzò disegni parziali, come quelli conservati per questa veduta della fontana del Bernini e della facciata di Sant'Aganese (G. Briganti 1996, D 43).

Quando realizzò questo primo disegno, poco più di due decenni fa, con la fontana del Bernini e la facciata di Sant'Agnese del Borromini, aveva completato il ridisegno e l'ornamento di questa piazza, la più grande della città dopo San Pietro, e famosa all'epoca per il suo mercato e la sua naumachia, che sfruttava il suo fondo concavo per riempirla d'acqua.

Questa veduta compare al numero 176 dell'inventario del X Duca di Medinaceli con la seguente descrizione: "Un altro quadro di Gasparo Vambitel della Piazza Navona...".

TECNICA

Olio

SUPPORTO

Tela

DIMENSIONI

Altezza: 71,00 cm; Larghezza: 123,00 cm

UBICAZIONE

Casa di Pilato

REGISTRAZIONE

Una A nell'angolo in basso a sinistra