La tradizione orale, raccolta dalla storiografia, considera questo calice come un dono di Carlo V a Francisco de los Cobos di uno dei calici utilizzati durante la celebrazione della sua incoronazione imperiale. J.M. Cruz Valdovinos (1992, p. 32), pur non negando un possibile dono imperiale, respinge l'ipotesi che potesse essere stato usato in precedenza come coppa domestica. Lo stesso autore data il calice al 1495 circa e, per confronto con altri calici simili, in assenza di un marchio, lo ritiene di manifattura valladolide.
La base del calice ha una pianta mistilinea decorata sul fronte con modanature e motivi traforati e sulla parte superiore con rilievi di motivi vegetali che circondano due scudi smaltati con i cinque leoni rampanti posti a simbolo della stirpe dei Cobos. Il fusto esagonale è decorato con motivi architettonici gotici sia nella parte inferiore che in quella superiore, motivi che spiccano nel nodo con un'edicola a sbalzo formata da dodici nicchie, separate da grandi pinnacoli e distribuite in due corpi di diversa altezza, che ospitano immagini sotto baldacchini che, secondo Cruz Valdovinos, rappresentano un apostolato. La corona è decorata con steli di cardo e fiori sovrapposti.