Questa replica romana di un modello classico della fine del IV o dell'inizio del III secolo a.C. è una delle poche ad aver conservato la testa originale. Igieia è raffigurata come una giovane donna con i capelli pettinati a onde, che indossa un grande diadema e i capelli legati in uno chignon da cui cadono alcune ciocche sulle spalle. Secondo il professor Trunk, questo tipo di testa non è specifico della rappresentazione di Igea, ma condivide lo stesso schema, che deve essere nato a contatto con l'opera di Prassitele, con altre dee come Afrodite e Artemide. L'attributo principale di questa dea minore, che condivide con il padre Asclepio, al cui culto era associata, è un grande serpente che dà da bere. Se la testa del modello è di epoca tardo-classica, la costruzione snella della figura, con il suo jiton alto e aderente, farebbe pensare a una datazione al primo periodo ellenistico. D'altra parte, dal tipo di intaglio delle pieghe della veste, dall'acconciatura ampia e grossolana e dagli occhi, questa replica romana deve essere opera del periodo antonino.