Presentazione del libro

26 Gennaio 2024

Presentazione del libro Storia della città di Seuilla di Francisco Geronimo Collado pubblicato dal Colegio Oficial de Aparejadores y Arquitectos Técnicos

La Casa de Pilatos è stata la cornice scelta per la presentazione, lunedì 22 gennaio, del libro Storia della città di Seuilla di Francisco Gerónimo Collado, che commemora la 50ª edizione della collezione. Piastrelle. Questa raccolta, pubblicata dal Colegio de Aparejadores de Sevilla dal 1973, è stata fondata da Joaquín Ruiz Romero Membro fondatore e fiduciario della Fondazione del Collegio Ufficiale dei Geometri e degli Architetti Tecnici di Siviglia, nipote dell'illustre Joaquín Romero Murube.

L'opera presentata, che risale al 1796, è stata prefata da Sua Eccellenza il Duca di Segorbe, D. Ignacio Medina e Fernández de Córdoba, che ha aperto l'evento insieme al presidente dell'Associazione ufficiale dei geometri e degli architetti tecnici di Siviglia, José Manuel Flores e vicepresidente della Fundación Aparejadores, Helena Ruiz.  Nel suo prologo, il Duca di Segorbe spiega che quando, poco più di un anno fa, una delegazione del suddetto Collegio si è recata da lui per scegliere un'opera da pubblicare nella raccolta "Piastrella" per commemorare, come già detto, il suo cinquantesimo anniversario. L'opera avrebbe dovuto soddisfare le seguenti condizioni: Doveva essere un'opera generica sulla storia di Siviglia, preferibilmente proveniente dalla mia biblioteca e, se possibile, inedita. Alla fine si optò per un raro dattiloscritto intitolato "La storia di Siviglia".Historia desta ciudad de Sevilla que escribió el licenciado Collado", Il libro gli fu regalato dal libraio Luis Bardón, suo grande amico, senza alcun riferimento se non quello di essere appartenuto a Maese Farfán.

L'attrattiva del manoscritto risiede nel fatto che esso presentava due qualità concomitanti. Da un lato, era l'ultimo anello di una catena di copie che, a partire dal XVII secolo, erano passate da una biblioteca all'altra fino a raggiungere casualmente la sua biblioteca, un processo i cui anelli potevano essere ricostruiti come il riflesso di una storia di bibliofilia sivigliana.

D'altra parte, evocava una pratica erudita di trasferimento e circolazione dei manoscritti che, con il nostro maestro Farfán, era arrivata al XX secolo. La funzione divulgativa che avevano questi manoscritti è ereditata e, in una certa misura, democratizzata dalle moderne copie in facsimile, un mezzo di diffusione che la collezione Azulejo serve onorevolmente.

Ma quest'opera ha anche una terza virtù, quella di ricordare una persona di singolare merito, che, non per nascita ma per volontà autodidatta, divenne una figura intellettuale caratteristica dello storicismo che permeava la vita culturale e cultuale di Siviglia durante la Restaurazione, Francisco de Paula Farfán Ramos, meglio conosciuto come Maese Farfán.

Nelle parole del suo presidente, José Manuel Flores La collezione Azulejo ha svolto un importante e silenzioso lavoro letterario recuperando copie inedite di opere sivigliane in edizione facsimile. L'aggiunta di questa preziosa pubblicazione alla sua biblioteca contribuirà ad accrescerne il prestigio.

All'evento hanno partecipato i Delegato all'urbanistica del Consiglio Comunale di Siviglia, Juan de la Rosa; la Viceministro dell'Università, Ricerca e innovazione, Lorena Garrido; la presidente della CESMiguel Rus; e il dirigenti di Urbanismo ed EmvisesaSono stati invitati anche Fernando Vázquez e Manuel Morillo e i prologhisti dell'intera collezione. Come ricordo, a tutti i partecipanti alla presentazione è stato consegnato un libro numerato.